No all’accesso civico a dati relativi alla diffusione del Covid-19 quando c’è il rischio di identificazione delle persone contagiate.

di Francesca Zanovello -
La questione recentemente sottoposta al Garante Privacy riguarda l’ostensione, mediante l’istituto dell’accesso civico, di dati relativi alla diffusione del Covid-19 nei Comuni della Regione Valle d’Aosta, caratterizzati da informazioni di dettaglio in riferimento ai soggetti che hanno contatto il virus. Nella specie, una giornalista aveva presentato una richiesta di accesso civico (art. 5, co. 2, d.lgs. 33/2013) avente ad oggetto il rilascio dei dati concernenti la distribuzione dei casi di Covid-19 registrati nella Regione Valle d’Aosta, suddivisi per comune, sesso, età, esito (guariti, deceduti, casi attivi), domicilio (proprio domicilio, casa di riposo, microcomunità, RSA), data de...