Meningite batterica e conseguenze neuropsichiche nel neonato: esclusa la responsabilità del nosocomio

Una donna si sottoponeva nel dicembre 2005 ad un trattamento di procreazione medicalmente assistita, che esitava in una gravidanza trigemellare evolutasi in maniera regolare fino al parto cesareo, avvenuto all’ottavo mese. Stante l’assenza di complicanze la madre veniva dimessa pochi giorni dopo il parto, mentre i neonati – in quanto prematuri – venivano dimessi dopo una ventina di giorni di ricovero in terapia intensiva, tutti in buone condizioni di salute. Trascorsi cinque giorni uno dei neonati veniva nuovamente ricoverato nel medesimo reparto con la diagnosi di meningite da GBS e sottoposto a terapia antibiotica per due settimane, all’esito della quale – a fronte di un significativo a...