Lesione della salute del paziente in assenza di malpractice medica: l’approccio medico più invasivo può essere giustificato anche a fronte di una complicanza prevedibile, ma non prevenibile.

di Filippo Orvieto -
Nel marzo del 2017 una signora si sottoponeva, presso l’ospedale, ad una procedura endoscopica con asportazione, dalla quale emergeva la presenza di un polipo cancerizzato nell’intestino. La paziente veniva, quindi, visitata dal Dirigente Medico dell’U.O. di Oncologia Medica e, all’esito, si sottoponeva ad ulteriori analisi. Formatasi la diagnosi, veniva effettuato un primo intervento di resezione del tratto intestinale. La signora, a seguito della manifestazione di recidive, si sottoponeva ad altri due successivi interventi al termine dei quali si è provveduto alla asportazione chirurgica del tratto intestinale. La paziente e il marito convenivano in giudizio la struttura ospedaliera,...