Il fattore “potenziamento”: salute, medicina e deontologia al vaglio delle nuove tecnologie

di Francesco Donato Busnelli -

L’impatto delle c.d. “enhancement technologies”, già ampiamente noto al livello divulgativo, è giunto a lambire il sistema giuridico della medicina italiana. Ha fatto il suo ingresso non già mediante un intervento legislativo (non ne parla, ad esempio, la recentissima “legge Gelli” sulla “sicurezza delle cure”), ma attraverso la “porta di servizio” del codice di deontologia medica che nella sua ultima edizione (2014) ha dedicato una norma nuovissima – l’art. 76 – alla cd. “medicina potenziativa”. La norma appare al tempo stesso sconvolgente e ambigua. Impegna il giurista a confrontarsi con i principi costituzionali per valutare l’ammissibilità di un nuovo, e come tale...