È onere del paziente provare il nesso causale tra i danni lamentati e la condotta dei sanitari.

di Francesca Zanovello -
La Corte d’Appello dell’L’Aquila, con sentenza del 29.10.2021, si sofferma sull’onere probatorio che fa capo al paziente che agisce per il risarcimento del danno, prestando particolare attenzione alla dimostrazione del nesso causale e dei danni risarcibili in quanto eziologicamente riconducibili alla condotta dei sanitari. Nella specie, la Corte rigetta l’appello proposto dagli attori (la paziente e il coniuge) per non aver visto integralmente accolte le proprie domande. La pronuncia di primo grado aveva infatti riconosciuto alla paziente il risarcimento del danno consistente nella lesione del consenso informato e nel danno biologico rappresentato dagli effetti parzialmente "demolitori...